Un nuovo trattamento farmacologico per l’insonnia

18 Feb 2023 VIDEO

Cosa intendiamo per insonnia?

L’insonnia è un disturbo molto prevalente nella popolazione generale, con marcati picchi in relazione all’età avanzata e al genere femminile. I dati illustrati delineano un quadro di prevalenza elevata ma molto variabile. Questo non dipende tanto da differenze tra i diversi Paesi ma piuttosto dal criterio utilizzato per la definizione di disturbo da insonnia.

Trattandosi di studi eseguiti in massima parte senza diagnosi standardizzata, ma con strumenti auto-riferiti dei partecipanti alle indagini, le percentuali di prevalenza riflettono i criteri più o meno stretti per la definizione clinica del disturbo.

Insonnia acuta e insonnia cronica

Innanzitutto, bisogna distinguere la prevalenza dell’insonnia acuta e dell’insonnia cronica che rimandano a percentuali diverse. Si definisce “insonnia acuta” quella con una durata inferiore ai tre mesi. L’“insonnia cronica” è invece quella con durata superiore ai tre mesi fino a tutta la vita. Per la forma a breve termine, la forbice nei diversi studi epidemiologici oscilla fino al 30% della popolazione. Tale percentuale si riferisce ad individui che almeno una volta nel corso della loro vita hanno sofferto di insonnia. La forbice dell’insonnia cronica, che è una vera e propria patologia, oscilla dal 10% al 15%. Queste percentuali sono in ogni caso orientative, perché strettamente legate alle modalità con cui sono stati raccolti i dati epidemiologici.

L’Italia rispetto al resto del mondo non presenta una sostanziale differenza. Siamo intorno al 10%-15% per l’insonnia cronica, dunque dai 6 ai 9 milioni di individui, da 1 italiano su 10 a circa 1 italiano su 7.

Quando si manifesta l’insonnia?

L’insonnia può manifestarsi a qualsiasi età, dando per scontato che ne esistono forme diverse da quella infantile a quella dell’adulto. Ci sono fasce in cui però diventa più prevalente come nell’anziano, nella donna e nel corso della menopausa. Possiamo dire che l’insonnia è un disturbo senza età e che quella infantile presenta caratteristiche in parte diverse da quelle dell’adulto. Non esiste un profilo del/della paziente insonne o quanto meno non ancora perché ancora non è stata identificata una fenotipizzazione completamente validata dell’insonnia. Ossia non è stato individuato attualmente un profilo o profili standard convincenti. Si distinguono, al momento, pazienti con insonnia primaria e pazienti con insonnia secondaria. Inoltre, distinguiamo pazienti con: insonnia di inizio (i.e., difficoltà di addormentamento), di mantenimento (i.e., con elevata frammentazione del sonno) e da risveglio anticipato. Alcuni pazienti possono presentare tutte e tre queste forme contemporaneamente.

Conferenza stampa sul nuovo farmaco per il trattamento dell’insonnia cronica

A Roma si è tenuta la conferenza stampa alla Galleria del Cembalo organizzata da Idorsia per la presentazione del nuovo farmaco orexinergico per il trattamento farmacologico dell’insonnia cronica.

Il daridorexant, un farmaco che rappresenta una nuova prospettiva terapeutica – agendo in modo mirato sul sistema dell’orexina e bloccando i segnali che promuovono la veglia – con dati di efficacia e sicurezza valutati fino a 12 mesi.

Qui i video delle interviste di Luigi Ferini Strambi, Luigi De Gennaro, Liborio Parrino e Laura Palagini sul nuovo trattamento farmacologico dell’insonnia:

#Insonnia : regole del buon #sonno e errori da non fare:

#Insonnia : arriva in Italia una nuova terapia mirata:

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