Caratteristiche polisonnografiche associate al trattamento con clonazepam e melatonina nel disturbo comportamentale isolato del sonno REM: tempo per nuovi approcci terapeutici?

Il disturbo comportamentale del sonno REM (RBD) è una parasonnia caratterizzata dalla perdita dell’atonia muscolare fisiologica durante il sonno REM (sonno REM senza atonia – RSWA), con conseguente messa in atto di contenuti onirici, con vocalizzazioni e comportamenti motori complessi, non attribuibili ad altre patologie o condizioni iatrogene. La diagnosi del disturbo richiede, dunque, la polisonnografia (PSG) per la valutazione dell’RSWA, un segno neurofisiologico caratterizzato da tono muscolare persistente durante il sonno REM.

L’RBD può comportare importanti conseguenze per la salute di chi ne è affetto, potendo involontariamente ferirsi (o colpire il partner di letto) mentre mima il contenuto dei sogni (in genere spiacevoli e paurosi e, spesso, violenti). In aggiunta, è molto spesso un segno precoce di un processo neurodegenerativo, in particolare dell’α-sinucleinopatia (Malattia di Parkinson, Demenza a corpi di Lewy e Atrofia multisistemica), per cui sono importanti una corretta diagnosi ed il monitoraggio clinico.

Per quanto concerne il trattamento farmacologico, le linee guida recentemente redatte dall’American Academy of Sleep Medicine per la gestione nella pratica clinica dell’RBD indicano la somministrazione di clonazepam, melatonina e pramipexolo (quest’ultimo in caso di associazione con movimenti periodici degli arti inferiori in sonno); tali terapie hanno dimostrato di apportare un miglioramento clinico, sebbene siano sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere meglio il loro effetto.

Sono disponibili pochissimi studi clinici che valutano i benefici dei farmaci nel iRBD; tuttavia, mentre le prove a sostegno dell’efficacia di clonazepam e melatonina sugli esiti clinici comportamentali sembrano essere chiare, è invece necessario caratterizzare meglio i loro effetti sull’architettura del sonno.

Questo studio è il primo a concentrarsi sugli effetti di melatonina e clonazepam (in monoterapia od in associazione) sull’architettura ipnica nei pazienti con iRBD, suggerendo la necessità di stratificare meglio i pazienti in base alla struttura del sonno, al fine di ottimizzare la risposta al trattamento farmacologico. Inoltre, questo approccio terapeutico potrebbe rappresentare un valido aiuto ai fini di una possibile prevenzione dei processi neurodegenerativi e, infine, un altro aspetto molto importante riguarda la valutazione dei tempi di somministrazione della melatonina nei pazienti con iRBD.

Maria Paola Mogavero, commissione Divulgazione AIMS

Riferimenti bibliografici:

Polysomnographic features associated with clonazepam and melatonin treatment in isolated REM sleep behavior disorder: Time for new therapeutic approaches? Maria P. Mogavero, Raffaele Ferri, Sara Marelli, Giuseppe Lanza, Michele Terzaghi, Alessandra Castelnuovo, Lourdes M. DelRosso, Carlos H. Schenck, Luigi Ferini-Strambi. CNS Neurosci Ther. 2024;30:e14569. https://doi.org/10.1111/cns.14569

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