Insonnia e long COVID: uno studio internazionale

Appena pubblicato su Sleep Medicine e disponibile gratuitamente (https://authors.elsevier.com/a/1i0cC4y2Nr4wCO) uno studio del consorzio internazionale International Covid Sleep Study (ICOSS-II), di cui fanno parte il past-President AIMS, Giuseppe Plazzi e l’attuale segretario, Luigi De Gennaro.

Lo studio, sulla base delle evidenze di una forte associazione tra l’insonnia e il COVID-19, ha esaminato il legame tra l’insonnia e la sindrome da long COVID. Più in dettaglio, questo studio aveva lo scopo di investigare se i pazienti affetti da COVID-19, che già soffrivano di insonnia prima della pandemia, avessero un maggior rischio di sviluppare il long COVID, e se a sua volta il long COVID fosse associato a una maggiore incidenza di sintomi di insonnia dopo l’infezione.

I dati sono stati raccolti in modo trasversale nel periodo da maggio a dicembre 2021 su un totale di 2311 partecipanti provenienti da 16 paesi (età compresa tra 18 e 99 anni) affetti da COVID-19. La regressione log-binomiale ha permesso di valutare le associazioni bidirezionali tra l’insonnia e il long COVID. Le analisi sono state corrette per età, sesso e condizioni di salute, tra cui apnea notturna, problemi di attenzione e memoria, affaticamento cronico, depressione e ansia.

I pazienti con COVID-19 che avevano già sofferto di insonnia prima della pandemia hanno mostrato un rischio maggiore di sviluppare il long COVID rispetto a coloro che non avevano avuto insonnia pre-pandemica (70,8% contro 51,4%; rischio relativo [RR] corretto: 1,33, intervallo di confidenza al 95% [CI]: 1,07-1,65). Tra i casi di COVID-19 senza insonnia pre-pandemica, le percentuali di insorgenza di sintomi di insonnia dopo l’infezione sono state del 24,1% nei casi di COVID breve e del 60,6% nei casi di long COVID (p < 0,001). Rispetto ai casi di COVID breve, i casi di long COVID erano associati a un rischio maggiore di sviluppare sintomi di insonnia (RR corretto: 2,00; CI al 95%: 1,50-2,66).

I risultati supportano l’esistenza di una relazione bidirezionale tra l’insonnia e il long COVID. Questi risultati evidenziano l’importanza di affrontare il sonno e l’insonnia nella prevenzione e nella gestione del long COVID.

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