I vaccini a mRNA diminuiscono il rischio di sviluppare la sindrome del long COVID, ma questo rischio rimane significativamente elevato nei brevi dormitori
Oggi pubblicato su Translational Psychiatry, del gruppo Nature, e disponibile in Open Access il lavoro del consorzio internazionale ICOSS, che include 16 Paesi di 3 continenti e che dimostra come anche solo 2 vaccinazioni con vaccini ad mRNA abbiano un ruolo protettivo anche nel ridurre il rischio di sviluppare la sindrome del long COVID. Il lavoro ha visto un ruolo significativo dell’Italia, con la presenza di Luigi De Gennaro e Giuseppe Plazzi, a questo grande progetto.
Lo studio, focalizzato sulle alterazioni e disturbi del sonno nel long COVID presenta dati convincenti sull’aumentato rischio di sviluppare long COVID per brevi dormitori (<6 ore) e lunghi dormitori (>9 ore) che avevano precedentemente contratto l’infezione da COVID19. In presenza, però di almeno 2 vaccini a mRNA l’aumentato rischio di sviluppare successivamente la sindrome del long COVID rimane significativo solo per i brevi dormitori.
In sintesi, lo studio enfatizza l’ulteriore importanza delle vaccinazioni anche per ridurre il rischio di sindrome da long COVID, ma pone all’attenzione come il miglioramento della qualità del sonno e, soprattutto, l’aumento della sua durata (>6 ore) abbia un ruolo protettivo per ridurre il rischio sia di COVID19 che di eventuale successiva sindrome del long COVID.
Luigi De Gennaro, segretario AIMS e coordinatore della Commissione Divulgazione AIMS
Riferimento bibliografico:
Xue, P., Merikanto, I., Chung, F., Morin, C.M, Espie, C., Bjorvatn, B., Cedernaes, J., Landtblom, A.-M., Penzel, T., De Gennaro, L., Holzinger, B., Matsui, K., Hrubos-Strom, H., Korman, M., Leger, D., -Rolim, S., Bolstad, C.J., Nadorff, M., Plazzi, G., Reis, C., Chan, R. N. Y., Wing, Y.K.,Yordanova, J., Bjelajac, A., Inoue, Y., Partinen, M., Dauvilliers, Y., Benedict, C. Persistent short nighttime sleep duration is associated with a greater post-COVID risk in fully mRNA-vaccinated individuals. Transl Psychiatry 13, 32 (2023). https://doi.org/10.1038/s41398-023-02334-4