Il sogno dei narcolettici: svelate le caratteristiche

30 Nov 2019 ARTICOLI

Uno studio completamente condotto da ricercatori italiani ha identificato il substrato cerebrale del sogno nei narcolettici. Effettivamente, a volte accade che una patologia fornisca una possibilità unica di studio del funzionamento cerebrale.

La Narcolessia con cataplessia (Narcolessia di Tipo 1, NT1) è una patologia invalidante causata dalla degenerazione dei neuroni che rilasciano un neuropeptide, l’ipocretina-1. Essa è riconosciuta dall’Istituto Superiore di Sanità come patologia rara, che vede, negli ultimi anni, significativi progressi della ricerca per la definizione dei meccanismi alla base e per lo sviluppo di nuovi trattamenti.

Lo studio dimostra per la prima volta la sostanziale sovrapponibilità di meccanismi cerebrali del sogno durante le fasi REM e Non-REM e la dipendenza da un livello elevato di attivazione della corteccia cerebrale. Quindi, verrebbe da dire, abbandonate una volta per tutte, l’idea che si sogni nella sola fase REM del sonno. Similmente, abbandonate l’idea che il sogno sia qualcosa di completamente diverso dalle esperienze mentali della veglia (e dai suoi meccanismi).

Le implicazioni di tale scoperta possono aprire delle prospettive potenzialmente innovative per la caratterizzazione della “macchina dei sogni” che provengano dallo studio di alcuni specifici disturbi del sonno.

L’articolo completo relativo al sogno sui narcolettici su Huffington Post

Luigi De Gennaro, comitato editoriale AIMS

Ulteriori approfondimenti utili nel sito:

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