The Relationship Between Resilience and Sleep Quality During the Second Wave of the COVID-19 Pandemic: A Longitudinal Study

Numerosi studi hanno riportato un peggioramento della qualità del sonno nella popolazione durante la prima ondata della pandemia da COVID-19 e le conseguenti misure di restrizione adottate dal governo italiano. Uno studio longitudinale, da poco pubblicato sulla rivista Nature and Science of Sleep (Lenzo et al., 2022, https://www.dovepress.com/the-relationship-between-resilience-and-sleep-quality-during-the-secon-peer-reviewed-fulltext-article-NSS), ha preso in considerazione come la qualità del sonno si è modificata nel corso della seconda ondata della pandemia. Nello specifico, 648 soggetti che avevano già preso parte ad uno studio durante il primo lockdown (Franceschini et al., 2021) hanno risposto nuovamente nel corso della seconda ondata ad un questionario, il Medical Outcomes Study—Sleep Scale, volto a misurare la qualità del sonno nel corso delle ultime quattro settimane.

I risultati del confronto tra le due misurazioni hanno messo in evidenza come la qualità del sonno sia leggermente migliorata durante la seconda ondata della pandemia, sebbene continui a rimanere al di sotto della media. Tali risultati sono coerenti con quanto riscontrato da analoghi studi longitudinali.

Questo studio ha inoltre indagato la relazione tra qualità del sonno durante la seconda ondata della pandemia e il costrutto della resilienza psicologica. In altre parole, gli autori hanno verificato se e in che misura la resilienza misurata durante la prima ondata del lockdown predice la qualità del sonno tra la popolazione nel corso della seconda ondata. Tra i risultati, è emerso che la resilienza rappresenta uno dei predittori della qualità sonno. In particolare, soggetti con una minore resilienza hanno una maggiore probabilità di riportare successivamente una scarsa qualità del sonno.

Già in altri ambiti di ricerca numerosi studi hanno dimostrato come la resilienza possa mitigare l’impatto psicologico di eventi potenzialmente avversi. Questo studio amplia tali conoscenze estendendole all’ambito del sonno. I risultati di questo studio possono inoltre avere delle ricadute per la prevenzione dei disturbi legati al sonno. Per esempio, uno screening con dei semplici strumenti autosomministrati come quelli impiegati in questo studio potrebbe aiutare ad individuare i soggetti maggiormente a rischio, come ad esempio quelli con una minore resilienza psicologica, e far sì che da una scarsa qualità del sonno non insorga un vero e proprio disturbo.

Christian Franceschini, comitato editoriale AIMS

Riferimenti

Franceschini C, Musetti A, Zenesini C, et al. Poor sleep quality and its consequences on mental health during the COVID-19 lockdown in Italy. Front Psychol. 2020;11:574475. doi:10.3389/fpsyg.2020.574475

Lenzo V, Sardella A, Musetti A, Freda MF, Lemmo D, Vegni E, Borghi L, Plazzi G, Palagini L, Castelnuovo G, Cattivelli R, Mariani R, Michelini G, Manari T, Saita E, Quattropani MC, Franceschini C. The Relationship Between Resilience and Sleep Quality During the Second Wave of the COVID-19 Pandemic: A Longitudinal Study. Nat Sci Sleep. 2022;14:41-51 https://doi.org/10.2147/NSS.S344042

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