Maximum voluntary retrusion or habitual bite position for mandibular advancement assessment in the treatment of obstructive sleep apnoea patients

Questo articolo, pubblicato sul Journal of Oral Rehabilitation, valuta l’entità del movimento di protrusione mandibolare, che è un parametro molto importante per la costruzione del dispositivo intraorale (MAD) nei pazienti affetti da OSAS in cui tale terapia sia indicata. Oggigiorno, piuttosto che applicare la stessa percentuale di avanzamento a tutti i pazienti, c’è l’indicazione a personalizzare tale avanzamento ed ottenere la minima protrusione mandibolare efficace al fine di ridurre gli effetti collaterali e migliorare la compliance.

Per quanto riguarda i parametri di riferimento nella valutazione della protrusione mandibolare, il limite superiore è definito chiaramente come la massima protrusione volontaria raggiunta dal paziente, mentre non vi è consenso sul limite inferiore. Non è chiaro infatti in letteratura se tale escursione vada calcolata partendo dalla posizione di occlusione abituale, oppure dalla massima retrusione ottenibile dal paziente.

I ricercatori dovrebbero essere incoraggiati ad una definizione univoca del movimento mandibolare o, almeno, a riferire esplicitamente il sistema di riferimento usato al fine di rendere possibile il confronto dei dati fra i diversi studi.

Pertanto, abbiamo effettuato questo studio sia per valutare l’entità delle differenze nei due tipi di registrazione di protrusione mandibolare (dall’ occlusione abituale o dalla posizione di massima retrusione volontaria), sia per definire quale sistema avesse la migliore ripetitibilità.

L’analisi su 126 pazienti affetti da OSAS ha mostrato che c’è una differenza clinicamente rilevante tra l’escursione calcolata dalla massima retrusione e quella calcolata dall’occlusione abituale (4.81 ± 1.75 mm).

L’uso della massima retrusione appare preferibile per due motivi: in primo luogo, fornisce una misura più affidabile in termini di ripetitibilità (ICC = 0.956 vs 0.818) ed in secondo luogo, indipendentemente dalla percentuale di avanzamento, la posizione iniziale della mandibola sarà sempre più retrusa, garantendo così un approccio più conservativo nell’avanzamento mandibolare.

Giulio Alessandri-Bonetticonsigliere AIMS

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