PROGETTI DI RICERCA

Multicentric investigation on Sleepiness measurement in Obstructive Sleep Apnea (MiSOSA Study)

La sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (Obstructive Sleep Apnea Syndrome, OSAS) è il più comune dei disturbi respiratori nel sonno. L’eccessiva sonnolenza diurna, un sintomo altamente prevalente e debilitante di questa patologia, varia tra il 50% e l’80%. Tuttavia, la sonnolenza diurna non sempre correla con la severità dell’OSAS misurata tramite l’indice di apnea-ipopnea (AHI), rendendo cruciale un’attenta anamnesi diagnostica oltre ai questionari standard come l’Epworth Sleepiness Scale.
La prevalenza e la percezione della sonnolenza diurna possono variare significativamente tra i diversi fenotipi di pazienti, e la validità dei questionari attualmente in uso nel quantificare tale sintomo è oggetto di dibattito: il presente studio si pone come obiettivo quello di quantificare la mispercezione di tale sintomo che in alcune categorie (es., sesso femminile) può variare sensibilmente.
Dal punto di vista elettrofisiologico, è stato dimostrato che i pazienti con OSAS presentano un rallentamento dell’EEG, con un aumento dell’attività delta e theta rispetto ai controlli sani, e che la gravità delle desaturazioni notturne è positivamente correlata con il rallentamento dell’EEG durante la veglia. Le registrazioni EEG, unitamente a una più ecologica registrazione actigrafica, possano essere utili per valutare l’entità dell’eccessiva sonnolenza diurna nei pazienti con OSAS, e riuscire a distinguerla da una possibile mispercezione della stessa.
Attualmente, diversi tipi di centri (Laboratori del Sonno- LS, e ambulatori dei Disturbi Respiratori del Sonno- aDRS) utilizzano strategie e strumenti differenti per la diagnosi di OSAS e la valutazione della sonnolenza diurna.
Il presente progetto di ricerca si propone (1) di identificare nei LS parametri predittivi della sonnolenza da implementare successivamente nei centri aDRS per la stratificazione dei pazienti e (2) di validare un percorso e gli strumenti adeguati per l’identificazione della sonnolenza nei pazienti OSAS in entrambi i centri. Il presente studio mira quindi a sviluppare strategie diagnostiche utilizzabili trasversali a vari tipi di centri, concentrandosi sulla sonnolenza all’interno degli iter diagnostici e terapeutici, per mirare a una più rapida identificazione e una migliore gestione della mispercezione della sonnolenza nei pazienti affetti da OSA.


Subjective and Objective PHenotyping of OSA patients (SOPHOSA): a multicenter longitudinal study on sleepiness misperception

L’Apnea Ostruttiva del Sonno (OSA) è caratterizzata da ripetute ostruzioni delle vie aeree superiori durante il sonno. Colpisce circa 900 milioni di adulti a livello globale, causando sonno frammentato e ridotti livelli di ossigeno, spesso associati a eccessiva sonnolenza diurna (EDS), che compromette le attività quotidiane e aumenta il rischio di incidenti.
Tuttavia, alcuni pazienti con OSA manifestano una sonnolenza diurna minima nonostante segni oggettivi di intrusioni di sonno. Questo studio mira a esplorare questo gruppo poco compreso di “sleep misperceptors” (soggetti con percezione alterata del sonno) per migliorarne la gestione clinica.
Lo studio recluterà 100 partecipanti (18-75 anni) con OSA da moderata a grave, non precedentemente trattati. Saranno sottoposti a valutazioni cliniche dettagliate, inclusi esami fisici e questionari sulla qualità del sonno. La sonnolenza soggettiva sarà misurata con la Epworth Sleepiness Scale (ESS) e la Karolinska Sleepiness Scale (KSS). Quella oggettiva verrà valutata mediante la percentuale di chiusura delle palpebre (PERCLOS) e il rilevamento di microsonni tramite registrazione EEG di 30 minuti. Sarà quindi somministrata il trattamento con CPAP, con monitoraggio dell’aderenza durante i follow- up.
Lo studio si articola in due fasi. La prima fase trasversale identificherà i “sleepiness misperceptors” e ne analizzerà le caratteristiche cliniche, categorizzando i pazienti in base a valutazioni soggettive e oggettive della sonnolenza. La fase longitudinale valuterà l’impatto della CPAP sulla sonnolenza a tre e sei mesi, indagando se un uso precoce possa ridurre gli attacchi di sonno diurna, indipendentemente dai livelli soggettivi di sonnolenza. Inoltre, verrà analizzata l’aderenza a lungo termine alla CPAP, ipotizzando che i “misperceptors” possano mostrare minore compliance a causa della scarsa percezione della sonnolenza.
La ricerca confronterà i “misperceptors” con i pazienti che riferiscono sonnolenza diurna, utilizzando misure soggettive e oggettive, per fornire un metodo economico e ben tollerato nella valutazione della sonnolenza.


Comparing Outcomes of Cognitive therapy, Eszopiclone and Daridorexant in Insomnia (CO-CEDI Project)

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ABSTRACT


START: Shifted Timing of school attendance, Academic performance and emotional Regulation in Teens

Background
Adolescence is a critical period marked by biological shifts in circadian rhythms, leading to later sleep onset and chronic sleep deprivation when paired with early school start times. Chronic sleep restriction negatively affects adolescents’ cognitive functioning, academic performance, emotional well-being, and increases the risk of psychiatric disorders, such as depression and anxiety. Addressing this, the American Academy of Pediatrics has recommended delaying school start times to mitigate sleep deprivation.
Hypothesis
The primary hypothesis is that delaying school start times will lead to improved sleep quality and duration, thereby enhancing academic performance and emotional regulation. Additionally, it is hypothesized that improved emotional regulation will mediate the relationship between better sleep and higher academic outcomes.
Methods
The study will be conducted in two sections from an Italian secondary school. The research will span one
year, with data collected at three time points: baseline (T0), six months (T1), and twelve months (T2).
Objective sleep measures will be assessed using actigraphy, and subjective sleep data will be collected via
the Pittsburgh Sleep Quality Index (PSQI), the Epworth Sleepiness Scale (ESS) and the adaptation for
children and adolescents of the Reduced Morningness-Eveningness Questionnaire (rMEQ-CA). Emotional
regulation and impulsivity will be evaluated through self-reported questionnaires, such as the Difficulties in Emotion Regulation Scale (DERS), Barratt Impulsiveness Scale (BIS-11) and the Depression Anxiety Stress Scales (DASS-21). Emotional reactivity will be tested using physiological responses (electrodermal activity, heart rate variability) to facial emotion recognition tasks.
Project Description
The experimental group will experience delayed school start times, while the control group will maintain the traditional schedule. Both groups will be monitored for changes in sleep patterns, emotional regulation, and academic performance. Statistical analyses, including generalized linear models and mediation analysis, will assess whether changes in sleep duration predicts improvements in emotional regulation and academic success, and identify the variables that may act as mediators.
Potential Outcomes
Expected outcomes include longer sleep duration, reduced daytime sleepiness, better emotional regulation, and enhanced academic performance in the delayed start group. The study could provide crucial evidence supporting policy changes in school schedules to promote better adolescent health and academic outcomes.
This research may also highlight the role of emotional regulation as a key factor linking sleep quality to academic success.

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