Sonnolenza alla guida

Quanto è frequente la sonnolenza alla guida?

La sonnolenza è la seconda causa (dopo l’alcool) di incidenti automobilistici. In numerose inchieste, più del 50% delle persone riferisce di aver guidato in condizioni di sonnolenza durante l’ultimo anno, e quasi il 25 % riferisce in realtà di essersi addormentato al volante. Le stime della polizia stradale o dell’ISTAT indicano che la sonnolenza contribuisca a poco più dell’1% dei morti da incidenti stradali, ma questa cifra è probabilmente sottostimata, perché:
1) gli agenti di polizia spesso non riconoscono i segni di un incidente di guida dovuto a sonnolenza;
2) la sonnolenza non è valutata spesso come una potenziale causa di un incidente;
3) non esiste un esame specifico di sonnolenza come esiste un livello patologico di alcool.
In realtà, alcune ricerche hanno stimato che la sonnolenza svolga un ruolo causale (in tutto o in parte) nel 20-25% degli incidenti stradali. Gli incidenti da sonnolenza si verificano più spesso di notte o nella metà pomeriggio (orari di ridotta vigilanza), su autostrade o strade statali (guida più noiosa e a velocità più elevata e costante), coinvolgendo un solo veicolo e spesso con gravi danni al veicolo. Il guidatore è di solito solo e non fa nessuno sforzo di frenare o di adottare altre azioni per evitare l’incidente.

Quanto è pericolosa la guida in condizioni di sonnolenza?

Studi recenti suggeriscono che la sonnolenza alla guida è paragonabile alla ebbrezza. Uno studio su un gruppo di giovani adulti sani ha evidenziato che le prestazioni su un simulatore di guida dopo 18 ore di veglia sono compromesse come quelle effettuate con una concentrazione di alcool nel sangue (BAC) di ,0,5 mg/dl che è il limite di legge in Italia e nella maggior parte dei paesi europei. Dopo una privazione di sonno totale di una notte, le prestazioni di guida erano simili a quelle ottenute con un tasso alcoolemico di 0,8 mg/dl. In un altro studio, i tempi di reazione, che sono fondamentali per la guida, sono maggiormente alterati nei pazienti OSAS rispetto ai pazienti con livelli alcoolemici nella norma.

Chi è a rischio di incidenti alla guida da sonnolenza?

Nessuno è esente da un incidente autostradale da sonnolenza, ma ci sono alcuni fattori di rischio noti per aumentarne la probabilità: (1) Essere cronicamente deprivati di sonno. La durata del sonno notturno necessaria per sentirsi riposati durante il giorno è individuale ma la riduzione cronica del riposo notturno è probabilmente il più frequente e importante fattore di rischio per sonnolenza alla guida (2) Età e sesso. Il gruppo a maggior rischio di incidenti stradali da sonno è quello costituito dagli uomini tra 20-25 anni di età. (3) Numero di km di guida autostradale. Questo è uno dei motivi per cui i guidatori professionisti ed in particolar modo i camionisti sono più a rischio (4) Lavoratori turnisti, che hanno livelli più elevati di sonnolenza diurna e possono guidare al termine del turno notturno (5) Disturbo del sonno non diagnosticato o non trattato, principalmente la sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (6) utilizzo di alcool o farmaci che possono causare sonnolenza.
I diversi fattori di rischio si possono ovviamente amplificare l’uno con l’altro nel singolo paziente

Quali sono i segni della sonnolenza alla guida?

La sonnolenza è la sensazione di avere bisogno di sonno, più o meno allo stesso modo in cui la fame segnala il vostro bisogno di cibo. Come detto, negli individui sani, la sonnolenza può essere il risultato di: (1) sonno insufficiente o di scarsa qualità, (2) sonno o veglia ad orari inappropriati, e (3) orario della giornata: normalmente la sonnolenza è maggiore a metà pomeriggio e nelle prime ore del mattino (cioè 1:00-05:00) indipendentemente dalla quantità e qualità del sonno precedente. Inoltre sostanze come farmaci o sostanze da banco e l’alcool possono causare sonnolenza. La sonnolenza è anche un sintomo importante di disturbi del sonno, quali sindrome delle apnee nel sonno e narcolessia.
Se presenta i seguenti comportamenti o ha le sensazioni di sonnolenza alla guida sottoelencate, o se presenta i seguenti comportamenti al volante, si dovrebbe fermarsi e riposare:

Sintomi di sonnolenzaComportamenti di guida
Stanchezza e / o irritabilitàComportamenti come di “estraniamento ” durante la guida (ad
esempio, non ricordarsi le uscite
dell’autostrada)
Caduta o sensazione di pesantezza
delle palpebre
Trovarsi al di fuori della propria corsia di marcia o non guidare in linea retta (“oscillare”) 
Comportamenti di “sfregamento”
degli occhi
Difficoltà nel mantenere una
velocità costante
Sbadigli
Deficit di attenzione

Cosa devo fare se ho sonnolenza alla guida?

La ricerca ha dimostrato che le strategie utilizzate da molti autisti, come alzare il volume della radio, abbassare il finestrino o accendere il climatizzatore, impegnarsi in un breve esercizio, o cantare, non sono utili per ridurre il rischio di avere un incidente. L’unico comportamento efficace è rappresentato da un sonnellino, il cui effetto può essere potenziato dall’assunzione di caffeina.
Ci sono inoltre misure preventive che si possono adottare prima di mettersi al volante:
– Quando si prepara a partire per un viaggio di lunga durata, essere sicuri di ottenere un sonno adeguato la sera prima in modo che si è ben riposati.
– Organizzarsi per guidare in un momento in cui il tuo corpo si sente più vigile, come al mattino, e fare pause frequenti.
– Avere un compagno di viaggio, sia per dividere eventualmente i compiti di guida sia per monitorare i comportamenti
– Se si pensa di avere un disturbo del sonno, consultare il medico. Oltre a migliorare la sonnolenza diurna e l’irritabilità, la ricerca suggerisce che il trattamento efficace dei disturbi del sonno riduca il rischio di incidenti stradali da sonnolenza.
– Quando si guida, è importante monitorare i segni di sonnolenza evidenziati sopra. Se si diventa sonnolenti alla guida, conviene fermarsi alla prima area di servizio. Un breve sonnellino (circa 15 minuti) e/o 1-2 tazze di caffè (100-200 mg di caffeina) possono aiutare a ridurre la sonnolenza nel breve termine. Gli effetti sono migliori se le due strategie vengono effettuate contemporaneamente, ma i benefici durano comunque poche ore al massimo.
In breve non esiste un sostituto possibile ad un sonno di durata adeguata prima della guida.

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