I ritmi di vita nella post-pandemia

17 Apr 2020 ARTICOLI

Come si sono trasformati i nostri ritmi di vita post-pandemia?

Nell’articolo del Presidente dell’AIMS, Giuseppe Plazzi, insieme a Valter Tucci, si ragiona sugli scenari post-isolamento (cosiddetta “fase 2”) e, soprattutto, su cosa implicano per la gestione dei ritmi di vita post-pandemia. Soprattutto, cosa chiede questa fase agli esperti di Medicina del Sonno per delineare scenari che speriamo prossimi venturi

“La scienza è chiara a riguardo. I nostri ritmi sono controllati prima di tutto dal nostro orologio biologico. Perciò imporre dei ritmi di vita che non siano in sintonia con il nostro organismo è pericoloso. Una disarmonia tra i ritmi esterni e quelli biologici interni può avere conseguenze per la nostra salute, aumentare disturbi cardiovascolari, obesità, sonnolenza, problemi psicologici e rischio di errori, ridurre le nostre difese immunitarie e, infine, può avere un effetto contrario rispetto a quello previsto, ovvero ridurre significativamente la produttività del nostro Paese.”

Una adeguata organizzazione dei ritmi di vita all’interno della società potrebbe anche essere strumentale per limitare eventuali contagi. Ultimamente, si parla molto spesso di «behaviour change» (cambiamento del comportamento) come alternativa possibile per ridurre la diffusione di contagi durante l’emergenza pandemia. Attraverso l’utilizzo di modelli matematici è stato possibile simulare la diffusione di contagi nella società e si è dedotto che adottare strategie comportamentali adeguate può essere una valida opzione per ridurre i contagi nel tempo. È ancora presto per dire se una strategia basata sul cambiamento dei ritmi di vita possa effettivamente essere utilizzata come strumento contro la pandemia, ma è sicuramente un tema importante su cui ragionare e su cui investire nella conoscenza e nella ricerca.”

Ulteriori approfondimenti utili nel sito

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