Coupled electrophysiological, hemodynamic, and cerebrospinal fluid oscillations in human sleep

Il primo novembre è stato pubblicato da Science uno studio davvero innovativo e, potenzialmente molto rilevante nel contribuire a chiarire le funzioni del sonno e il possibile ruolo del sonno nella malattia di Alzheimer.

Fultz et al. (2019) hanno registrato simultaneamente le variazioni dell’EEG, del flusso ematico cerebrale (CBF) e dell liquido cerebrospinale (CSF) durante il sonno di 13 soggetti sani.

Per la prima volta, hanno mostrato come la presenza di oscillazioni EEG lente sia sincronizzata con una diminuzione del flusso ematico cerebrale e aumento dell’eliminazione di metaboliti dell’attività cerebrale.

Lo studio apre prospettive entusiasmanti per quanto riguarda il chiarimento di una funzione del sonno, in generale, e del sonno a onde lente, in particolare nel favorire l’eliminazione dei prodotti di scarto dell’attività neuronale. Indirettamente, conferma la prospettiva di un ruolo potenzialmente centrale del sonno nella malattia di Alzheimer, dal momento che un’alterazione del sonno si assocerebbe ad accumuli di metaboliti dell’attività cerebrale e, tra questi, di proteina amiloide.

A questo link un video che sintetizza visivamente il principale risultato dello studio:

(in rosso sono espresse le diminuzioni del CBF e in blu l’aumento del riassorbimento di CSF)

https://www.youtube.com/watch?v=eEszNmVFFm4

Luigi De Gennaro, comitato editoriale AIMS

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